Tutto quello che dovete sapere prima di fare una maschera nera peel off

Da un po’ di tempo le amiche mi assillano con una domanda: “Ma quella maschera nera peel off al carbone che ho visto su Facebook… funziona?”. Ho deciso che per salvare la faccia a più persone possibili, risponderò all’annosa questione qui. Tenetevi forte, sarò un po’ dura. Ma vi sembra il caso di fidarvi di un video su Facebook dove la gente urla di dolore togliendosi una maschera dalla faccia?! Ecco, rispondetevi da soli. Tolto il sassolino dalla scarpa, vi spiego meglio dov’è il problema. Quei video online dovrebbero contenere un messaggio di avviso al gentile pubblico, come le dimostrazioni WWE: siete pregati di non provare a farlo a casa. La prima ragione è che queste maschere, di solito trovabili su eBay, sono di qualità veramente scarsa. La seconda è che il “collante” che le fa asciugare sulla pelle è così aggressivo che letteralmente si porta via il primo strato di cellule del viso, inclusi peletti e filamenti sebacei. E ci credo che poi vi sentite lisci come delle pesche noci: non vi sarà rimasto più niente! Per la vostra pelle la situazione è un po’ più traumatica, ci vorranno circa 30 giorni per ristabilirne l’equilibrio originale. Ora, se l’avete già usata una volta, non preoccupatevi. L’importante è che promettiate di non farlo mai più. Ma non disperate: le maschere peel off efficaci e ottime per la pelle esistono, e ce ne sono anche di colorate se vi sembra un plus irrinunciabile. Se la volete nera potete provare la Luminizing Black Mask di Boscia, ma se davvero volete fare l’invidia di tutti i social media allora dovete usare GLAMGLOW GravityMud in limited edition con Sonic ( il riccio, eroe di chi possedeva una console Nintendo nei primi anni Novanta), che è blu metallizzata! Se non avete particolari preferenze di colore, date un’occhiata alle altre proposte nella gallery e organizzate una bella session di multimasking con le amiche, grida di dolore escluse!