Bologna in 48 ore: dove mangiare, cosa vedere e fare

Non si finisce mai di scoprire un paese come l’Italia, nonostante tu ci sia nato. E grazie a una persona speciale ho avuto modo di visitare Bologna e innamorarmene a prima vista. Il capoluogo dell’Emilia Romagna è una delle città più belle e antiche del Bel Paese, che possiede una ricchezza artistica davvero importante. Non solo arte e storia ma anche buona cucina e tante cose uniche e segrete da fare e vedere. Ovviamente ci sono tantissime cose interessanti da visitare, ma visto che in un weekend ci sono solo poche ore a disposizione abbiamo scelto i posti migliori, secondo noi. Prenotate pure il viaggio, che alla guida con gli indirizzi giusti ci pensiamo noi!

DOVE (E COSA) MANGIARE

Ristorantino Il Tinello (Via Dè Giudei, 1c)
Non vorrete mica ritornare a casa senza assaggiare i tortellini? Eh no, questo non può accadere! E infatti in questo piccolo ristorante che si trova proprio in centro, a due passi dalle Due Torri, mangerete i tortellini in brodo più buoni della zona. Il locale è poco turistico, ma visto che l’interno è piccolo vi consigliamo di prenotare. E se proprio non vi piacciono i tortelli, niente paura perché avete un’eccellente seconda scelta: ordinate le tagliatelle al ragù.

Trattoria Del Rosso (Via Augusto Righi, 30)
Se ancora non avete capito, vi stiamo consigliando dei posti da veri insider. Questa trattoria storica infatti è un punto di riferimento per tutti i bolognesi. Tutta la pasta fresca è fatta in casa dalle mani abili delle donne del posto: dalle pappardelle alle lasagne, il gusto è quello genuino di un tempo. Io ho assaggiato lo spezzatino di manzo.. ancora sento il sapore!

Vasinikò (Via Santo Stefano, 40)
Lasciatevelo dire: la pizza più buona di Bologna si trova in questo posto, ma anche i primi sono squisiti. Il locale ha aperto da poco e i gestori sono dei ragazzi giovani e alla mano che vengono da Napoli. L’interno è molto grande e con tanti tavoli, e ovunque troverete il colore verde del basilico (vasinicò in napoletano significa appunto basilico). Non potevamo non suggerirvi una buona pizza… dopo tutto siamo in Italia!

COSA VEDERE

Basilica di San Petronio (Piazza Galvani, 5)
Vi troverete davanti alla chiesa più grande della città e una delle più estese di tutta Italia. Già la facciata così inusuale e così unica vi colpirà e vi farà venire voglia di entrarci… e fareste bene! All’interno, oltre a dei quadri illustri e una statua di Michelangelo, c’è un’opera che vi lascerà stupiti e meravigliati: il famoso dipinto che ritrae Maometto all’inferno, un capolavoro che ha suscitato non poche polemiche.

Torre degli Asinelli (Piazza di Porta Ravegnana)
Volete la migliore visuale di tutta la città? Allora bisogna salire in cima a questa torre, simbolo assoluto di Bologna. Non vi preoccupate se la torre pende un po’ verso ovest perché sarà abbastanza solida durante la vostra scarpinata (preparatevi: sono 498 scalini) verso l’altro. Fate un lungo respiro e preparatevi ad una vista mozzafiato.

Finestrella di Via Piella
Ragazzi questa è una vera chicca, una di quelle cose segrete e nascoste che tanto ci piace consigliarvi. A prima vista questa piccola e stretta viuzza vi sembrerà abbastanza anonima ma presto scoprirete perché è tanto cara agli abitanti del posto. La finestra di Via Piella che si affaccia sul Canale delle Moline, che si snoda tra le abitazioni ha una vista davvero insolita, che vale la pena della visita. Non vi aspettereste mai di vedere a Bologna un angolo così simile a quello che potreste trovare a Venezia. Nella Bologna medievale i canali erano molto importanti per le comunicazioni e alcuni erano navigabili. Il Canale delle Moline, in particolare, era utilizzato per produrre l’energia necessaria a muovere ben 15 mulini ad acqua della città!

Complesso delle Sette Chiese (Via Santo Stefano)
Sarà pure un luogo scontato, ma questo insieme di sette chiese riunite in un unico complesso è assolutamente da visitare, tanto più che l’ingresso è gratuito. Vi imbatterete in un insieme di cortili medievali, cripte e basiliche. Insomma dovete andarci, perché le emozioni sono difficili da spiegare a parole.

WHAT TO DO