Lifestyle , Travel guides - November 30, 2016

TBS Crew goes to Bruxelles: guida insolita alla città

Mettiamo le cose in chiaro, questa non è una guida di Bruxelles come le altre. Il nostro obiettivo è distruggere qualsiasi stereotipo esista sulla città: non abbiamo visitato il Parlamento, in giro si vedono addirittura persone senza giacca e cravatta (ve lo giuriamo!), non abbiamo mangiato waffle né patatine fritte (ma ci toccherà tornare per farlo), se pensavate di andarci per mettere in salvo i vostri risparmi dallo shopping compulsivo ne uscirete sconfitti. Il nostro campo base per queste 48 ore è stato l’Hotel Amigo, che per farvi capire è il posto preferito da reali, celebrity e artisti internazionali come Beyoncé e Lady Gaga – che l’ha usato come camerino per un concerto. Per noi era come sentirsi a casa, tra i nostri simili, LOL! Inutile dirvi che è un posto da sogno, le camere sono più grandi di casa nostra a Milano (hello bucolocale!), alle pareti potete ammirare riproduzioni ufficiali di Matisse, e se sentite nostalgia di casa cenare nell’ottimo ristorante italiano dell’albergo, BoCConi. Essendo senza auto per il nostro viaggio, una delle cose che più abbiamo apprezzato è un dettaglio, non indifferente: la posizione strategica dell’hotel, che è letteralmente a due passi dal centro di Bruxelles.

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DAY 1
In un viaggio normale, a questo punto vi diremmo che dopo la colazione in hotel abbiamo incontrato la nostra guida. E invece no! Ad accompagnarci in queste giornate sono stati i City Insiders dell’Hotel Amigo, persone che vivono e amano la città come solo i local sanno fare. Prima tappa: l’headquarter di Delvaux, storico marchio di pelletteria belga, che produce borse paragonabili a vere e proprie opere d’arte. Abbiamo avuto la possibilità di fare un tour della fabbrica con Jessica, e scoprire tutti i passaggi che portano alla creazione finale delle iconiche borse. Una cosa che ci ha sorpreso è stata la sezione in cui vengono riparati i pezzi vintage. Si vede come in questa nazione le borse Delvaux siano parte dell’eredità di famiglia, e i giovani cerchino di mantenere vive le tradizioni provando a riparare le borse delle loro nonne. Arrivata l’ora di pranzo, si torna in hotel. Ci aspetta la prova del nuovo menù healthy del Café Amigo, sviluppato con Pascale Naessens, food blogger e influencer belga che cerca di diffondere un lifestyle più salutare e consapevole. Un caffè al volo ed è già ora di andare a fare shopping! Abbiamo scoperto che in città ci sono un sacco di boutique, negozi vintage e concept store interessanti, al di là delle classiche boutique delle catene più commerciali. Dopo aver lasciato un pezzo di cuore (e di portafogli) nei negozi siamo tornati alla base per una doccia e farci belli in vista della nostra cena da Humphrey, un ristorante che rivisita la cucina belga in chiave asiatica. Abbiamo ancora l’acquolina in bocca (se volete saperne di più, stay tuned per il #TBSTaste di venerdì!)… Dopo cena, poi, abbiamo continuato a onorare la tradizione belga con una birretta a La Mort Subite, uno degli indirizzi cult della zona.






























DAY 2
Anche se i letti erano a prova di sveglia, siamo riusciti a riprenderci per continuare l’esplorazione. Ci aspettava un tour tra birre artigianali e biscotti tipici. La mattinata è iniziata al Brussels Beer Project, birrificio alternativo nato da poco in città, dove un gruppo di giovani sta cercando di riscrivere la storia dell’innovazione della bionda nazionale. Gli assaggi non ci hanno delusi, ed eravamo davvero tristi di avere con noi soltanto il bagaglio a mano. Se vi capita di andare, chiedete una Phénix, non resterete delusi. È ora di pranzo! Appuntamento da Henri & Agnes, dove abbiamo fatto un pranzetto da leccarsi i baffi (erano i piatti di verdure più buoni della storia, in un contesto davvero unico) e dove abbiamo incontrato Alexandre, il proprietario di Maison Dandoy, un’istituzione nel campo dei dolci a Bruxelles. Insieme a lui abbiamo visitato la fabbrica dove nascono i biscotti che allietano grandi e piccoli per la festa di San Nicolò: gli speculoos. Ultima tappa prima di lasciare la città: la nuova boutique Maison Dandoy, dove l’eredità del marchio incontra l’innovazione, sia nell’arredamento che nei metodi di delivery – da poche settimane c’è una stilosissima bici che gira per le strade, rimpiazzando Babbo Natale nelle consegne.
A questo punto ci siamo diretti di nuovo verso l’aeroporto versando una lacrimuccia, con la promessa che torneremo presto (magari quando farà meno freddo), per assaggiare altre specialità locali e aggiungere qualche tappa alla nostra guida. E perché no, magari fare un salto anche al Parlamento. Crediamoci! 😉













Le foto sono state scattate con Canon Powershot G9X.

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