Ogni tanto barare è lecito: guida all’eyeliner for dummies

Quando si tratta di beauty, non posso dire di essere pigra. Sarebbe una bugia, le bugie hanno le gambe corte, e le mie sono già corte abbastanza…meglio non rischiare di perdere altri centimetri! Comunque, dicevamo, mi piace passare del tempo davanti allo specchio e provare diversi look. Sperimentare ogni giorno con qualcosa di diverso, provare i prodotti che poi inserirò nelle magiche gallery dei post, insomma avete capito. Se c’è una cosa che mi fa uscire dai gangheri però, quella è l’eyeliner. Come direbbe Tiziano Ferro “non me lo so spiegare”, ma per quanto le amiche mi ritengano una pro, non riesco a perderci meno di 25 minuti. Cronometrati, signore e signori. Qui non si fa per finta. Più e più volte sono stata in anticipo per uscire e sono poi riuscita ad arrivare in ritardo. Ed è tutta colpa di un eyeliner.

A quel punto, ovviamente, ho rinunciato. La mia vita sociale era già troppo precaria per essere messa in crisi da una delle poche cose al mondo che mi appassionano. Per me la bellezza dev’essere una cosa che mette il sorriso, non una sfida. Ho deciso di rinunciare all’eyeliner, fine della storia. Scherzo! È tutt’altro che finita, ma di sicuro non grazie a me. Ho scoperto che posso barare, e facilitarmi la vita continuando a mettere quella precisa riga nera sul bordo della palpebra. Gaudio, gioia e giubilo! Lanciate i coriandoli, fiato alle trombe, sto per svelarvi il segreto: ci sono le guide e gli stampini.

Le guide sono in plastica e somigliano a un plettro per la chitarra, ma ho scoperto da YouTube che c’è chi usa i post-it eliminando la colla in eccesso sul dorso della mano (perché l’area dell’occhio è troppo delicata per prenderli direttamente dalla risma). Gli stampini però vanno oltre, sono seriamente geniali! Sono codine di eyeliner preformate, vanno “sporcati” con la formula del prodotto e poi semplicemente appoggiati all’occhio. Se qualche dettaglio è impreciso, si possono correggere a mano, ma la parte difficile è fatta!