Burberry: la #newera di Riccardo Tisci

Burberry inizia una nuova era con Riccardo Tisci. Ad accendere la London Fashion Week, andata in scena nei giorni scorsi, è stato il debutto dello stilista italiano alla corte dell’iconico marchio britannico. Molto più di una semplice prima prova creativa: lo stesso Tisci, nei giorni precedenti alla sfilata di Burberry, ha lanciato l’hashtag #newera, a simboleggiare un vero e proprio cambiamento per la griffe.

Non solo sul fronte creativo: è di qualche settimana fa, per esempio, l’annuncio dello stop alla distruzione dei capi invenduti, che aveva portato nei mesi scorsi il marchio nell’occhio del ciclone fuori e dentro i social, e la messa al bando delle pellicce. E a diffondere la notizia attraverso Instagram era stato lo stesso Tisci.

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NEW ERA @burberry #modernluxury

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Una nuova era sì, ma senza dimenticare il proprio passato. Fin dal suo arrivo nella maison, Tisci ha voluto rimettere il centro il suo heritage, a partire dai suoi simboli iconici. I nuovi logo e monogram, realizzati da Peter Saville, sono infatti ispirati a due creazioni d’archivio, in particolare a un logo del 1908 e a un monogramma originale del fondatore Thomas Burberry.

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TB @burberry #newera

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Affascinato da sempre dalla cultura inglese (se non lo sapete, lo stilista si è diplomato alla prestigiosa Central Saint Martins), Riccardo Tisci ha voluto, attraverso la collezione primavera-estate 2019, rendere omaggio all’estetica British in un percorso di stile in tre tappe: Refined, Relaxed and Evening. Tutto inizia, come è giusto che sia, dall’iconico trench, rivisitato attraverso infinite varianti: bordato di anelli dorati (sulla passerella lo indossava Kendall Jenner), in seta come una vestaglia, decorato da perle e piume o innestato di inserti in coccodrillo.

A primo impatto, la nuova Burberry si presenta con un touch molto ladylike, tra longuette plissettate, blazer dalle silhouette allungate e camicie di seta. Ma c’è spazio per le contaminazioni contemporary and street, tra bustier rubati al mondo della corsetteria da indossare sopra alle T-shirt logate, biker jacket destrutturate e soprabiti in cavallino dal motivo Bambi, vera ossessione dello stilista fin dai tempi di Givenchy. Il nuovo logo diventa protagonista di borse e camicie di seta, dove il tradizionale check viene ridisegnato come un labirinto.

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