Fashion - June 19, 2018

Come nasce un’icona – Volume 4: Prada

La fashion week di Milano dedicata alla moda uomo è appena terminata e, come sempre, c’è stato un marchio che, più di molti altri, ha fatto centro la sua nuova collezione. Non un semplice brand, ma un vero e proprio universo, complesso e affascinante, la cui estetica è amata da milioni di consumatori nel mondo. Stiamo parlando di Prada. Siete pronti a ripercorrere insieme a The Blonde Salad la sua storia?

 

1913, nasce Fratelli Prada

Sapevate che, quest’anno, Prada festeggia ben 105 anni? Era il 1913 quando Mario e Martino Prada inaugurarono la loro boutique a Milano in Galleria Vittorio Emanuele, ai bordi dell’Ottagono… proprio dove sorge, ancora oggi, uno dei più iconici flagship store della maison al mondo. I Fratelli Prada, così recitava (e recita ancora oggi) l’insegna del negozio, conquistano con la loro pelletteria di lusso l’alta borghesia e la nobiltà, fino a diventare, nel 1919, fornitore ufficiale della Real Casa di Savoia, per cui realizza valigeria e bauli esclusivi.

 

Dopo la scomparsa di Mario nel 1958, a prendere le redini dell’azienda è la figlia Luisa. Ma i tempi d’oro della Bell’Epoque, che avevano visto la Fratelli Prada diventare un punto di riferimento per la ricca clientela meneghina, sono cambiati e inizia il declino. La svolta arriva nel 1971 quando Maria Bianchi, figlia di Luisa, entra in azienda. Tutti la conoscono con il nome di Miuccia. Con lei, inizia la leggenda.


Gli anni Settanta e Ottanta: l’arrivo di Miuccia e il matrimonio con Patrizio Bertelli

Militante politica, amante del teatro, con una forte passione per la moda, anche se il suo amore per il “mestiere” di famiglia lo vivrà sempre con un certo pregiudizio che si tratti, in fondo, di una cosa da donnette. Miuccia Prada sale ai vertici dell’azienda alla fine degli anni Settanta e fin da subito inizia a imprimere una svolta estetica e commerciale destinata a proiettare il marchio Prada nel mondo. Il suo stile, un minimalismo concettuale e lussuoso, è ancora troppo all’avanguardia per essere compreso negli anni in cui dominano gli eccessi e il glamour.

 

Nel 1985 arriva il suo primo grande successo. Miuccia Prada si innamora del nylon e lo sceglie come materiale protagonista di una collezioni di borse e zainetti. Una linea minimal, dove l’unico dettaglio è il logo triangolare del marchio. Il successo è immediato: lo zaino in nylon di Prada, in particolare, diventa lo status symbol delle giovani generazioni.

 

È in questi anni di rilancio che Miuccia Prada fa un incontro destinato a cambiarle la vita. Patrizio Bertelli, toscano ed erede di una famiglia di avvocati, alla fine degli Anni Settanta arriva di fronte alla boutique di Prada in Galleria. Anche lui è un pellettiere: ha rilevato due concerie a soli 20 anni e vuole anche lui creare una storia di successo, come quella del marchio Prada. Le leggende narrano di litigi furibondi tra i due. Ma si sa, l’amore non è bello se non è litigarello. Nel 1987 Miuccia e Bertelli si sposano, dando vita a un matrimonio d’amore e una sodalizio di business. Lei stilista, lui amministratore delegato: Prada è sulla rampa di lancio per conquistare il mondo intero. A coronare questa unione, la prima sfilata di Prada nel 1988.


Gli Anni Novanta: nasce uno stile iconico

Se gli Anni Ottanta erano troppo fastosi per comprendere l’estetica di Prada, la svolta minimalista dei Novanta è lo scenario perfetto per portare questa marchio italiano al successo planetario. Miuccia Prada è famosa, ancora oggi, per essere riuscita a rendere bello il brutto, l’inusuale, lo strano. Le sue donne vogliono essere belle per se stesse, non per apparire tali di fronte agli uomini. Lo stile Prada, con la sua estetica concettuale e cerebrale, scardina i concetti che avevano guidato la moda femminile, creando un universo complesso e affascinante.

 

È in questi anni che prende forma quello che è ancora oggi il mondo Prada. Nel 1993, sull’onda del successo, Prada lancia la sua collezione maschile e Miu Miu, una linea dall’attitude più young e dallo stile più contemporaneo, mentre nel 1995 nasce la Fondazione Prada, con l’ambizioso obiettivo di sostenere nuovi progetti di arte contemporanea.




Gli Anni Duemila: Prada diventa globale

L’amore per l’arte e l’architettura incoraggerà sempre Miuccia Prada a intraprendere progetti al di là della moda pura. Dalla sua collaborazione con firme del design come Rem Koolhas e Herzog & De Meuron, nei primi anni Duemila, nascono i famosi Epicentri di New York e Tokyo, creazioni ibride tra flaghship store e gallerie d’arte contemporanea.

 

Prada ormai è un fenomeno globale, con decine di store nel mondo, collezioni di successo che sfilano alle settimane della moda di Milano e Parigi, un portfolio di brand che comprende anche Church’s e Car Shoe. Senza contare un’avventura come quella di Luna Rossa, che vede Prada unire il suo nome all’America’s Cup. Il nome Prada, già un’icona tra i fashionisti di mezzo mondo, diventa mainstream grazie a un cult movie come Il Diavolo veste Prada, che rivela in modo nemmeno tanto nascosto la passione di Anna Wintour per le creazioni di Miuccia Prada.



Nel 2011, il grande salto: Prada diventa una società quotata sulla Borsa di Hong Kong, con una delle maggiori Ipo di sempre. L’anno dopo, la consacrazione fashion ufficiale con la mostra Schiaparelli and Prada: Impossibile Conversations al Met di New York.


Prada nel 2018

Cos’è Prada oggi? Un mondo, come dicevamo prima, che sembra aver raggiunto la sua completezza. Più di un semplice brand, ma un universo sfaccettato che è l’espressione della personalità eclettica della sua creatrice, Miuccia Prada. Oltre ai brand fashion, oggi può contare sulla Fondazione Prada, lo spazio dedicato all’arte contemporanea che ha tre diverse sedi: Palazzo Ca’ Corner della Regina a Venezia, la Fondazione Prada in Largo Isarco a Milano (appena ampliato dalla nuova Torre) e l’Osservatorio in Galleria Vittorio Emanuele. Le mire espansionistiche del brand sono arrivate fino al mondo del food, con l’acquisizione nel 2014 della Pasticceria Marchesi.

 

L’estetica Prada, negli anni, è rimasta la stessa, con quel gusto concettuale capace di stravolgere l’ideale di femminilità. A cambiare sono state le epoche, le attitudini, i clienti, con Prada sempre alla ricerca di nuovi modi e sperimentazioni per mantenersi sempre attuale e legata alla contemporaneità. A conquistare milioni di persone nel mondo pezzi cult come la tote in Saffiano, le bowler bag, le camicie stampate, le scarpe con la zeppa e gli occhiali dalle montature super cool. E ora, con la nuova collezione invernale pronta ad arrivare in boutique, siamo certi che nessuno riuscirà a resistere al nuovo logo della maison.






Il rapporto tra la nostra Chiara Ferragni e Prada? Una vera storia d’amore! Lo stile Prada è da sempre nel cuore di Chiara: per lei è impossibile perdersi una sfilata! E anche domenica, era in prima fila per scoprire la nuova collezione uomo per la primavera estate 2019, ovviamente in un fantastico total look Prada!




 

Come essere sempre sintonizzati su tutto ciò che ruota intorno al mondo Prada? Vi basta seguire i profili giusti su Instagram: prima di tutto, l’account ufficiale @prada, per essere sempre aggiornati su tutte le novità del brand, quindi @pradajournal, il concorso dedicato alle arti visuali promosso insieme a Fondazione Feltrinelli e Luxottica, e ovviamente @fondazioneprada, per conoscere le date di tutte le mostre in calendario.

 

Ancora assetati di estetica Prada? Per chiudere il bellezza, non perdetevi la nostra gallery, con alcuni dei look più iconici delle collezioni Prada di questi anni, e non perdetevi le nostre Stories sul profilo Instagram ufficiale di The Blonde Salad!

















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