Una fiaba per adulti, dove una Los Angeles artificiale e onirica è il set di photoshoot ai limiti dell’assurdo, ma ad alto tasso di glam. Questo è Candyfornia Studio, lo studio creativo fondato da Ryan Houssari a Beirut ma dallo sguardo sempre proiettato sulle vibrazioni kitsch della West Coast. Noi amiamo i suoi lavori e il suo account Instagram è tra i nostri preferiti… per questo, abbiamo voluto conoscere meglio Ryan e il suo lavoro. Leggete la nostra intervista!
Come descriveresti lo stile di Candyfornia Studio?
Iper-reale. Candyfornia è una versione gonfiata della realtà. L’estetica che trovate nei nostri shooting è sempre un po’ sopra le righe: i colori sono iper saturati, le modelle sempre troppo perfette e i concept sono creati per rappresentare un universo pop parallel. Ho sempre avuto questa visione di una donna dall’aspetto surreale calata in una situazione ordinaria, come buttare la spazzatura in un abito couture e scarpe Louboutin E’ una realtà glamourizzata attraverso l’ironia. Il mio stile è inoltre amplificato da un kitsch californiano (palme, fenicotteri rosa, cartoline anni Novanta da Malibu), riferimenti Kawaii e moltissimo Rosa Pantone 806-C!
Chi sono gli artisti, i fotografi e i magazine che ti ispirano di più?
Sono sempre stato ispirato da visual magazines come V Magazine, Garage, Bullett e Galore. Ma penso che anche gli editorials firmati da Miles Aldridge e Steven Meisel per Vogue Italia siano rimasti scolpiti nella mie memoria. Amo inoltre registi come Wes Anderson (grazie al quale ho scoperto la mia mania per la simmetria), Jean Marc Valleé e Luca Guadagnino.
Cosa pensi di Instagram? Quanto influenza il tuo percorso artistico? Ci sono degli account che segui che vorresti consigliarci?
Amo Instagram perché una “visual salad”: puoi togliere gli ingredienti che non ti piacciono, ma allo stesso tempo dargli un aroma di buon senso con la salsa. Di solito seguo gli account che hanno un’estetica simile alla mia perché mi dà l’impressione di fare parte di un movimento artistico virtuale, come di una “quad”: più ci supportiamo l’un l’altro, più definiamo la nostra cutura pop. Gli account che seguo? Vi consiglio @macarons_and_stilettos, @mirandamarakoff and @lisamconniffe.
Se Candyfornia fosse una celebrity, chi sarebbe?
Una creatura a metà tra una Pamela Anderson anni ’90 e Margot Robbie…sicuramente una bionda!
Raccontaci di come è nata la tua collaborazione di home decor con l’hotel Paradiso Ibiza. Ci sono altri progetti simili all’orizzonte?
È un hotel bellissimo e ho avuto il piacere di co-disegnare una delle stanze e portare un pezzo di Candyfornia a Ibiza. Il management mi ha contattato perché amano la mia visione e hanno pensato potesse adattarsi bene al concept dell’hotel, così come io trovo fantastica l’idea di un art hotel di questo genere. La prossima volta che andate a Ibiza, prenotate la stanza 109!
Sono inoltre molto contento di annunciare l’apertura del primo Candyfornia Café, prevista il prossimo mese a Beirut. Avrete la possibilità di sperimentare l’atmosfera del nostro studio gustando un caffé e un dessert. È un posto felice, dalle vibrazioni mai sentite prima. Credo sia giunto il momento di condividere con il mondo il mio lavoro ed espandere il marchio.
Per quale celebrity vorresti arredare casa?
Barbie è una celebrity?
Qual è il tuo rapporto con la moda? Ci sono dei marchi o dei designer che ispirano il tuo lavoro?
Ho studiato Fashion Design in un college di Londra e sono stato un fashion editor e un designer per la maggior parte della mia vita, quindi senza dubbio la moda scorre nelle mie vene. Versace è sempre stato importante nel mio lavoro. Ora, però, sono pazzo di Gucci e Balenciaga: non c’è dubbio, sono questi i due marchi che stanno dominando il mondo della moda e quello di Instagram come nessun’altro prima d’ora.
- credits: @candyforniastudio
- credits: @candyforniastudio
- credits: @candyforniastudio
- credits: @candyforniastudio
- credits: @candyforniastudio
- credits: @candyforniastudio
- credits: @candyforniastudio
- credits: @candyforniastudio
- credits: @candyforniastudio
- credits: @candyforniastudio