La moda, si sa, è sempre in continua evoluzione e ce ne accorgiamo soprattutto in queste settimane, quando gli stilisti con le loro sfilate ci mostrano i trend e le evoluzioni che condizioneranno le stagioni successive. Parigi poi, è sempre stata la capitale della moda mondiale, dove tutto è nato e dove tutto si è evoluto nel tempo. Ma quando è nata la moda per come la intendiamo adesso? Quand’è che l’abbigliamento è diventato di così grande importanza e interesse per le donne (e per gli uomini)? Non c’è una data precisa, fin dal Medioevo infatti i vestiti rendevano riconoscibili classi sociali e potere economico, ma il 1700 può essere considerato come il secolo della svolta, il periodo in cui si è avuto il rinnovamento più profondo nel modo di vestire. Un cambiamento importante che inizia a livello sociale: le donne infatti non sono più solo dame di corte ma iniziano a frequentare il bel mondo e a diventare frequentatrici assidue di teatri, caffè e salotti. Le donne sono più libere e si concedono scollature profonde, avambracci scoperti e tessuti sfarzosi. Una libertà solo apparente in quanto la figura resta, come nei secoli precedenti, sempre ingabbiata in strutture rigide dette panier, specie di sottogonne fatta di stecche legate tra loro con nastri che davano all’abito una forma ovale e abbondante. E molto vistosa, ovviamente, effetto amplificato dall’uso di acconciature (o addirittura parrucche) molto appariscenti con decori di piume, perle e l’uso di trucchi di seduzione come i falsi nei sul viso o sul seno. Insomma, la donna parigina del 1700 è più femminile, consapevole e sicura di se stessa, le piace apparire e le piace interessarsi alla moda e alle tendenze del momento. Basti pensare ai modelli di stile di quest’epoca: Maria Antonietta e Madame de Pompadour… è in loro che si rispecchia maggiormente la magia di quegli anni!