Eat , Lifestyle - October 27, 2017

TBS Taste: Olio, quando la Puglia incontra Milano

“Se penso alla mia terra mi vengono in mente immense distese di ulivi, e questo ristorante per me è come una fotografia della mia Puglia”. È così che Angelo, il proprietario di Olio, ci racconta com’è nata l’idea di aprire questo ristorante, che abbiamo scoperto grazie ai post sui social di amici e amici di amici che pubblicavano piatti da acquolina.

Aperto solo da un mese in piazzale Lavater, zona Porta Venezia, il menù di Olio è un trionfo di genuinità made in Puglia. Ogni piatto è composto da ingredienti selezionati e freschissimi, che arrivano “da giù” ogni settimana per un’esperienza del tutto autentica.

Cosa abbiamo mangiato? Beh, dato che il nome del locale è Olio ci aspettavamo che questo ingrediente fosse protagonista della cena, e infatti è proprio così: qui al nettare degli dei viene data un’importanza speciale, tanto che ci sono diversi tipi di olio da desgustare accompagnato da pane in abbondanza! Al limone, al peperoncino, fruttato – quest’ultimo è anche il dono che il ristorante fa al cliente, che ha una bottiglia mignon sul tavolo che usa durante la cena e che può portare a casa dopo -, è la nostra prima introduzione verso un viaggio alla scoperta dei sapori pugliesi.

Gli antipasti sono vari e abbondanti: parmigiana povera (cioè non fritta) di melanzane con burrata affumicata, purea di patate e cicoria, polpo con patate e maionese di olive, e una fantastica tartare di gamberi con il tocco magico: una spruzzata di acqua di mare! Come primo invece non c’è stato nulla da fare, non abbiamo avuto nessuna voce in capitolo per la scelta: era d’OBBLIGO per lo chef che noi assaggiassimo le orecchiette (fatte a mano dalle donne baresi) con le cime di rapa… e siamo contentissimi di aver ceduto all’obbligo! 😉
Al secondo eravamo già strapieni ma ci siamo lasciati tentare dalla carne: diaframma arrosto con spuma di caciocavallo, pancia di maialino e guancia di vitello con cicorie. Non è finita qui perché noi non abbiamo lasciato il tavolo prima di aver assaggiato il dolce, una tartelletta al limone che ci ha un po’ distratto dalla tristezza di dover tornare a casa.
I plus, oltre al cibo? L’attenzione dei dettagli da parte dei gestori e dei camerieri, sempre vigili a provvedere se mancava il pane, oppure a consigliarci il giusto abbinamento con il vino, sempre locale, tra un piatto e un altro.

Olio, mare e vino sono gli elementi su cui si fonda questo ristorante… una new entry in città che sarà ben apprezzata da tutte le persone a cui piace la vera cucina italiana, indipendentemente dall’appartenenza geografica.

 



























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