Ne ha dato la conferma il Guggenheim qualche giorno fa, ma già le sfilate di questa SS 2020 lo avevano anticipato: il futuro è il ritorno alla ruralità e vi spiegheremo perché. Countryside, The Future è il nome della mostra lanciata dal Guggenheim di New York che ha confermato le ricerche più scrupolose dei più grandi cool hunters mondiali. Il Coronavirus ha segnato un cambiamento radicale sotto tutti i punti di vista a partire dal più importante: lo stile di vita. Le città ora opprimono, la ricerca è improntata verso gli spazi aperti, il verde e la campagna.
La moda è uno dei primi settori ad aver assorbito questa tendenza, nonostante il cammino sia ancora lungo e tortuoso. Ricordiamo tutti le sfilate SS 20 di Jacquemus e Dior? Ambientate in immensi campi di lavanda e strutture green? Ecco forse un indizio su quello che sarebbe stato il futuro della moda ce lo avevano già dato. Parola ai cool hunter, la tendenza maggiore dei prossimi anni sarà il cosiddetto Cottage Style, uno stile che strizza l’occhio al loungewear per assorbire texture e forme morbide, non opprimenti e ricavate da materiali naturali. Attenzione questo non vuol dire che indosseremo solo vestiti ampi e gonne lunghe, ma la natura verrà richiamata nei diktat dello stile in ogni sua forma dai materiali alle forme, fino ai colori. Il cambiamento coinvolgerà anche i processi di produzione, che come grandi case di moda, Giorgio Armani per fare un esempio, hanno anticipato, sarà importata alla diminuzione della produzione e dello spreco, grande causa del disastro ambientale che ci coinvolge.
-
- @stefanoboeriarchitetti
È come se la pandemia globale a cui tutti siamo stati assoggettati, abbia ridefinito la scala delle priorità coinvolgendo i settori più importanti dell’industria. Pensiamo anche all’architettura, Stefano Boeri con il Bosco Verticale a Milano aveva già segnato profondamente un cambiamento. Il verde e la natura saranno protagonisti anche del design delle strutture, che si sposteranno sempre più frequentemente dalle grandi metropoli per tornare dove madre natura li ha concepiti. È già in atto in Italia, la bonificazione di alcuni territori in cui tradizione e innovazione si incontreranno per diventare i nuovi centri abitativi del futuro.
Cosa dire delle professioni? Si tornerà alle attività primarie unendo il know-how sviluppato nell’era della digitalizzazione alle mansioni più semplici come la pesca e l’agricoltura. Tutto ciò verrà attuato incentivando le nuove generazioni a studiare metodi innovativi per ridefinire il concetto di primario e naturale. Le influencer di tutto il mondo, sembrano avere già fatto propria la tendenza. Vi siete accorti anche voi di come, post Covid-19, le prime uscite non sono state nelle capitali mondiali dello shopping ma in agriturismi, laghi e campagne? Chiara Ferragni per prima ha pubblicato sui social gli scatti delle sue prime uscite fuori porta e tutti hanno un minimo comune denominatore: la natura e gli spazi aperti. Che sia l’inizio di una nuova era?