Eat , Lifestyle - July 12, 2016

5 ristoranti di design a Milano

MARTA BIBENDUM 1Che Milano sia una delle città dove il design è un punto di riferimento lo dimostra l’appuntamento annuale del Salone del Mobile, che ogni aprile anima la città di appuntamenti ed eventi imperdibili. Ma anche il resto dell’anno Milano è una città dove si respira design, facendo una passeggiata, andando a visitare una mostra e perché no, semplicemente prendendo un caffè o andando a cena. Sì perché la città è ricca di spazi riqualificati e trasformati in altro, locali dove si può avere un’esperienza fisica e percettiva di design, non solo da osservare! Vi proponiamo 5 ristoranti che amiamo, ne avete già provati alcuni?

1. Marta Bibendum
Marta Pulini è la chef internazionale che ha aperto il suo ristorante nello Spazio Rossana Orlandi, nota fucina di nuovi talenti e nomi affermati e soprattutto “casa” di uno dei volti più sorprendenti del design milanese. Lo stile del locale, progettato dall’architetto Paola Navone, si amalgama alla perfezione con la filosofia della tavola grazie a un menù di piatti semplici e bilanciati che sa essere “prima emozione e poi memoria”. Lo spazio si sviluppa in tre sale con arredi ricercati che dialogano in un ambiente informale e accogliente ricco di fiori, strofinacci bianchi che ondeggiano dal soffitto, piatti della nonna alle pareti e lampade dalla luce calda, di casa. Ideale per un pranzo o una cena, per chi non dimentica i sapori tradizionali e le sue moderne interpretazioni gastronomiche.

2. Carlo e Camilla
Si entra da una porticina in ferro verde da una via anonima e ci si immerge in un’atmosfera intima, ricercata e al tempo stesso lasciata volutamente spoglia, grezza, con i mattoni e le travi a vista e le pareti scrostate che rimandano al luogo originario: una segheria. Il ristorante dello chef Carlo Cracco, aperto appena due anni fa, è un luogo magico, teatrale, ragionato nella scelta di ogni elemento, dai lampadari in cristallo alle stoviglie d’epoca fino alle sedute di design, scelti con un contrasto volutamente forte che si esprime anche nel menù cerebrale e contemporaneo. Consigliato per una cena importante: per sorprendere e inesorabilmente conquistare!

3. Il Mercato del Duomo
Progettato dall’architetto Michele De Lucchi, ci accoglie con un grande olivo sospeso realizzato in una speciale lega di ottone dall’artista Adam Lowe, che con il diramarsi delle sue imponenti radici simboleggia la filosofia del luogo ovvero il concetto di back to the roots, cioè un omaggio alla natura e alla riscoperta delle tradizioni italiane. Un concept innovativo che unisce alta gastronomia e design in un ambiente luminoso e informale, è l’ideale per una pausa pranzo. Per la cena invece basta spostarsi all’ultimo piano della struttura, dove si trova il ristorante della scuola di formazione dello chef Niko Romito, Spazio Milano, che coerente a un’estetica estremamente pulita propone piatti bilanciati e semplici ma anche una vista d’eccellenza su Piazza Duomo.

4. T’a Milano
Accanto allo storico Palazzo Clerici, Tancredi e Alberto Alemagna – i proprietari di questo bar elegante in pieno centro – ci conquistano con stile, gusto e design! In perfetto clima art decò con sofisticati arredi quali pavimenti in marmo venato, lampade in ottone e raffinate sedute in velluto bluette e ocra, il locale è anche la perfetta vetrina per una selezione di pezzi unici firmati dallo studio di interior design Vincenzo De Cotiis Architects. Dalla colazione al cocktail serale, ogni occasione è studiata per sedurre l’ospite: voi fatevi tentare dalla vasta scelta di cioccolateria fil rouge dei diversi momenti della giornata, non ve ne pentirete!

5. Zaza Ramen
Cosa succede quando uno chef olandese e collezionista di opere di arte contemporanea, Brendan Brecht, e un imprenditore giapponese, Kevin Ageishi, si incontrano a Milano? La risposta è in via Solferino, dove insieme hanno dato vita a un locale animato da un concetto innovativo di ristorante giapponese e tempio di uno dei piatti meno conosciuti in Italia ma più tradizionali della cucina nipponica:  il ramen. Una pasta in brodo servita con carne, pesce o verdure che ricorderete dalle anime di Lupin III come uno dei piatti preferiti del commissario Zenigata  (detto anche Zazà: di qui il nome) servita in un contesto che fonde oriente e occidente con arredi che rendono omaggio al designer George Nakashima, che trae ispirazione dalla natura e la interpreta in maniera del tutto contemporanea utilizzando legni semplici, materiali grezzi e pavimento in cemento.

Testo e selezione a cura di Elena di Marco





























Top 5
Tutto quello che c’è da sapere su “The Last Showgirl” con Pamela Anderson
The Last Showgirl, il nuovo film di Gia Coppola in uscita il 6 febbraio 2025, rappresenta una svolta per Pamela […]
Il ritorno di Anne Hathaway con “Princess Diaries” e “Il diavolo veste Prada”
I fan di Anne Hathaway hanno finalmente di che gioire: l’attrice è pronta a rivestire due dei suoi ruoli più […]
Lindsay Lohan protagonista dell’ultima sfilata di Balenciaga
Oggi è proprio quel giorno dell’anno: il 3 ottobre ovb. Non è soltanto una data legata a un celebre quote […]
Quando il costume da bagno diventa un look: la nuova frontiera dello stile estivo
D’estate si sa, la moda si evolve, e con essa anche il modo di indossare un semplicissimo costume da bagno. […]
La tendenza ‘boyish’ è la più amata del momento
  Negli ultimi anni, si sa, la moda ha visto una crescente celebrazione delle sfumature di genere, e la tendenza […]
Non ci sono contenuti in archivio da mostrare