La settimana della moda parigina dedicata alla moda maschile, si sa, è stata un’esplosione di creatività e innovazione. con tre eccezionali collezioni che hanno dominato le passerelle. Ludovic de Saint Sernin, Sacai e Marine Serre hanno presentato le loro uniche visioni per la Primavera/Estate 2024, creando look indimenticabili per lui e per lei.
Il primo ha presentato una collezione che esprime un effimero romanticismo attraverso gioielli in ottone bianco. Sacai, a cura di Chitose Abe, ha messo in scena un mashup di tessuti e stili in ossimoro – per creare e raccontare un nuovo spirito punk che esprime una nuova attitude ribelle. Marine Serre, invece, ha reinventato gli elementi quotidiani della vita domestica, combinando abilmente t-shirt e foulard riciclati, creando un immaginario sperimentale e affascinante. Queste collezioni incarnano l’estro creativo dei designer e l’abilità nel creare look unici per la prossima Primavera/Estate 2024.
Ecco a voi le tre gallery in grado di raccontare le tre collezioni per la Primavera/Estate 2024 di Ludovic de Saint Sernin, Sacai e Marine Serre…
ALCUNI LOOK PER LUI E PER LEI DELLA COLLEZIONE UOMO PER LA PRIMAVERA/ESTATE 2024 DI LUDOVIC DE SAINT SERNIN
ALCUNI LOOK PER LUI E PER LEI DELLA COLLEZIONE UOMO PER LA PRIMAVERA/ESTATE 2024 DI SACAI
ALCUNI LOOK PER LUI E PER LEI DELLA COLLEZIONE UOMO PER LA PRIMAVERA/ESTATE 2024 DI MARINE SERRE
Sebbene sia stata prevalentemente incentrata sulla moda maschile, durante questa settimana della moda parigina abbiamo avuto l’opportunità di ammirare anche look dedicati alla moda femminile. Questo è un riflesso del ruolo sempre più no-gender che ha assunto il fashion system negli ultimi anni. En effet, molte case di moda hanno scelto di rappresentare e raccontare il guardaroba femminile, dimostrando l’inesistenza di confini o barriere che possano dividere i generi.
Così come ci ha insegnato Alessandro Michele nel suo percorso creativo alla guida di Gucci, celebre Maison di moda italiana, mondi che sembrano così distanti sono in realtà molto vicini. Questo è segno della continua evoluzione e apertura dell’industria della moda verso una visione inclusiva e senza limiti di genere.
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