Direttamente dalla rubrica “skincare per principianti” (se ne avessimo una, la intitoleremmo così!), affrontiamo uno dei temi più controversi quando si tratta di scegliere come curare il proprio viso: come riconoscere il proprio tipo di pelle. Se siete convinte di sapervi districare tra grassa, secca, normale, disidratata, a tendenza acneica etc. beate voi! Non è sempre così immediato, perciò abbiamo chiesto aiuto ad un’esperta: Renée Rouleau, che da 25 anni si occupa di skincare e aiuta i suoi clienti – tra cui Chiara, Sofia Vergara e Emma Roberts per fare qualche esempio – a raggiungere il nirvana topico. L’approccio di Renée all’argomento è tanto semplice quanto illuminante, e si basa su un’analisi oggettiva di come si presenta la propria pelle in condizioni normali. Quindi attenzione! Prima di buttarsi nell’analisi bisogna sbarazzarsi dei trattamenti che potrebbero irritarla, quindi ridurre gli scrub, evitare peeling frequenti, tonici contenenti alcool, etc.
Siete pronte? Et voilà, è il momento del questionario. Rispondete sinceramente: come si presenta la vostra pelle?
a. Non c’è mai presenza di olii o particolari imperfezioni, i pori non sono visibili, la pelle tende a assorbire i prodotti in pochissimi secondi e diventa ruvida se esposta agli agenti atmosferici. Teme l’invecchiamento. = La vostra è una pelle SECCA
b. La zona delle guance corrisponde alla descrizione della pelle secca, ma la zona T (fronte, naso, mento) è più tendente a lucidarsi durante il giorno. Compaiono pori e imperfezioni.= La vostra è una pelle MISTA
c. All’apparenza non mostra pori troppo dilatati o olio. In estate può diventare lucida ma si tiene facilmente a bada con un tonico. = La vostra è una pelle NORMALE
d. Pori dilatati, olio in eccesso che compare durante il giorno, probabile tendenza acneica – che è una caratteristica, non una tipologia di pelle. = La vostra è una pelle GRASSA
Siete sicure di aver identificato la vostra con precisione? State attenti a non essere incappati in uno di questi 3 errori, che secondo Renée sono i più comuni in chi cerca di riconoscere il proprio tipo di pelle:
1. Focalizzarsi su piccoli dettagli, perdendo di vista il quadro generale. Due brufoli non rendono una pelle acneica: per rimediare molto probabilmente basterà aggiungere alla vostra routine un trattamento locale. Cercate di rimanere focalizzati sulla situazione standard, in ogni caso.
2. Confondere il concetto di pelle secca con quello di pelle disidratata. Secca significa che la pelle ha carenza d’olio, di solito geneticamente, e si presenta ruvida. Una pelle disidratata invece sente la mancanza d’acqua, ma probabilmente produce abbastanza olio (quindi può presentare imperfezioni).
3. Considerare “sensibile” un’etichetta valida per ogni stato di irritazione della pelle. Ognuno è diverso, ed è differente la definizione che si da allo stato del proprio viso. La cosa migliore, soprattutto parlando con un esperto, è fare un esempio di quello che si intende per sensibilità. Spesso si verrà smentiti, ma c’è solo da imparare!
Chiarito il mistero? Ora andate, e scegliete i prodotti giusti per la vostra routine. 😉